Dipendenti

Qui non si parla di lavoratori dipendenti. L’argomento è fuori moda, in questo secolo iniziato sotto il segno della precarietà. I dipendenti, chiamati in causa dal titolo, sono personaggi che non possono fare a meno di qualcosa. Per romanzi in cui i lettori si rispecchieranno. Perché tutti abbiamo qualche dipendenza.

Si svegliò all’improvviso in crisi di astinenza. Era la sua decima notte senza incubi. Kurt non poteva stare senza incubi. Erano la sua fonte di ispirazione per la ricerca di nascondigli.

La sua dipendenza dalla cucina norvegese diventò preoccupante. Anche perché si era stabilito da tempo in Italia.

Aveva il brutto vizio di costruire castelli di sabbia nelle pianure nebbiose. Trascurava gli affetti e il lavoro per dare sfogo alla sua passione. Ma doveva procurarsi la materia prima. In mancanza di soldi per viaggi in località marittime, cominciò a rubare clessidre di grandi dimensioni. Ma fu scoperto e arrestato grazie alla soffiata di un commesso.

Diceva a tutti che il freddo era la sua droga, che poteva affrontare lunghi viaggi alla ricerca di sentieri ghiacciati. Quando il vento gelido era implacabile si sentiva attaccato alla vita. Ed era bello trovare riparo in una caffetteria. Forse, dopo tutto, era il conforto di una cioccolata calda in un posto affollato quello che veramente cercava.

7 thoughts on “Dipendenti

  1. Zio Scriba scrive:

    1 geniale

    2 che sfiga: fosse stata cucina svedese poteva almeno trovar qualcosina all’ikea… 🙂

    3 ri-geniale

    4 conosciuto davvero uno così: per lui già la Groenlandia era troppo calda, e per colmo di sfiga doveva aiutare il babbo che faceva… il bagnino in Romagna!!!!

    • danilo scrive:

      Grazie mille, Zio. Sei davvero gentile 🙂

      Per quanto riguarda le temperature… il sole mi piace, ma non sono tra quelli che vorrebbero vivere in un’eterna estate. L’esistenza di una ciclicità climatica mi sembra una cosa buona. Rende la mia vita più varia 🙂

  2. M_arioC scrive:

    Amo la mia cara Sicilia, anche per questo. Potrei morire senza il calore del sole al mattino.
    Certo, non ne sono dipendente… ma ne sentirei sicuramente la mancanza 😉

    • danilo scrive:

      Ciao Mario. Che piacere il tuo commento! Anche io spesso sento la mancanza del sole. Ma a volte mi piace sentire la mancanza di qualcosa. Mi ricorda che esiste.

  3. Zio Scriba scrive:

    Dolci Auguri dallo Zio Nick! 🙂

  4. Carmine scrive:

    Ciao Danilo,
    tantissimi auguri di un felice e sereno Natale.
    Un abbraccio!

    • danilo scrive:

      Ops, scusate il ritardo

      @Nick
      Grazie, caro Zio, passa buone feste, per un 2012 reso più dolce dai tuoi fantastici post e dalle tue vignette 🙂

      @Carmine
      Grazie caro, sei sempre gentilissimo. Tanti auguri di buone feste da parte mia 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *