Non arrenderti, Jack Spirofsky

Jack Spirofsky (l’uomo che sa di essere un personaggio) e altre persone che non esistono. Le migliori storie dei lettori. Dai luoghi virtuali più disparati.

Jack voleva uscire da quella brutta storia. Scese riga dopo riga, si appoggiò al numero di pagina e saltò fuori dal libro
Matteo Grandi

Jack ogni domenica metteva dei fiori davanti a un cassetto. Suo fratello Rupert non ce l’aveva fatta ad essere pubblicato
Nonfaretardi

Ho capito subito che Jack nel libro sarebbe stato incazzato. Al posto dell’indice c’era il medio.
Genio78

Erano due storie nello stesso libro, ma arrivati al punto in cui si presero per mano nessuno volle voltare la pagina per scoprirne il finale.
Chaos_OfTrouble

Jack si mise negli spazi bianchi della scrittura, ma non capisco perché. Forse bisognerebbe leggere tra le righe.
Zip

Jack era così contento che non stava più nelle pagine
Stefania Vapore

Proprio quando era sul punto di mettere le mani sull’assassino, Jack inciampò su un calembour dell’autore.
Franco Sottocasa

Passo dopo passo, anche a Jack erano venuti i calli ai pièdi pagina.
Serena Vallini

“Jack, per te è finita! Lo hanno deciso i bookmaker” [Scommesse sui personaggi].
Franco Sottocasa

Jack strinse amicizia con Bodoni Black, Bernard Condensed, Franklin Gothic Heavy, Goudy Stout, Gill Sans. Tutti personaggi di spessore e di gran carattere.
Serena Vallini

Jack non voleva entrare in quel libro giallo. Preferiva un noir. Lo snelliva.
La luna

Jack si fermò a pagina 8. Gli descrivevano una donna ma lui non ne aveva mai vista una. Non sapeva immaginare figure. Soffrì
Roberta Scorranese

“Jack, non è che non mi piaci, è solo che te la stai tirando troppo ultimamente”. “Violet, la tiratura non dipende da me”.
Nonfaretardi

Jack si preparò a uscire. Era una notte buia e tempestosa. Ma poi decise di aspettare un tempo meno banale.
Paolo Russomanno

Quando Jack prendeva l’ombrello, non pioveva mai. Se non aveva l’ombrello, diluviava. Capì che il suo autore era dispettoso.
Silvia Nalon

Jack Spirofsky non riusciva a pronunciare bene il suo cognome. Ma quando si presentava agli altri, per fortuna, i dialoghi erano scritti su una pagina.
Giulio Pignatti e l’Ideota

Il colpevole non è mai stato trovato, perché ho complicato troppo le cose e mi sono perso pure io. [Finali a sorpresa]
L’uomo Invisibile

Che carini, Jack e la sua fidanzata: stanno sempre insieme, sono così rilegati.
KayWords

Jack sarebbe dovuto morire di vecchiaia a pagina 333. Ma morì nell’incendio che avvolse la casa del suo lettore a pagina 150
Matteo Grandi

Jack era fiero del suo cognome: Spirofsky. Ma quando scoprì che era dovuto a un refuso dell’autore ci rimase malissimo.
Stefania Vapore

“Fermi”, disse Jack agli altri personaggi, “resistiamo fino a stasera”. La odiava, quella giornaliera attesa del lettore.
Francesco Lanza

Da quando esiste l’ebook reader Jack soffre: non può voltare pagina
Simone Bellisai

Finalmente anche Jack ebbe la sua ombra; ma solo perché si trovava nel libro “L’uomo ombra”.
Cinzia Rosa

Jack non aveva più niente da fare e da dire. Il libro era finito
Frank Sottocasa

2 thoughts on “Non arrenderti, Jack Spirofsky

  1. Elisabettacec scrive:

    Jack,saltato fuori dal libro,sali in macchina e si forò una ruota: il bullo si arrese ai bulloni.

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