Scendi dalle nuvole, Jack Spirofsky

Le migliori storie a proposito di Jack. Dai luoghi virtuali più disparati.

“Hey, Jack Spirofsky, con quel nome potresti diventare protagonista di un best seller! Peccato.” “Perché?” “Per il cognome.”
Jacopo Arrigoni

Lei gli disse: “Io sparo in te”. E Jack morì per un refuso.
CorradoFestaB

Spiegarono a Jack la parentela tra Billy e la secondogenita Marty, figlia di Bob, nipote di Plinsky. Jack li uccise tutti
Corniciaio

Jack, dopo aver trascorso parte della sua giornata nella prefazione, si trovò all’improvviso sottosopra. Era finito a pagina 69.
Professor Mario ‏

Jack era in un locale fumoso. Un biliardo, molte scommesse. Poi piantarono un coltello nel tavolo verde, e fu il silenzio.
Il lupo cattivo

Jack sparò 4 colpi: 4 buchi nella pagina. Diventò così un libro ad anelli con fogli intercambiabili.
Silvia Nalon

E fu quando Jack imparò a leggere che capì che era tutto scritto.
Matteo Grandi

Jack uscì. Si ritrovò tra amici comprensivi, professori illuminati, mogli pazienti. Era finito nella pagina dei ringraziamenti.
Roberta Scorranese

Jack non ci capiva più nulla. Improvvisamente era circondato da tante persone sconosciute. Era finito in un elenco telefonico.
Miciomannaro

Jack si unì agli altri cinque, e tentarono di scoprire chi stesse scrivendo quel libro, “Sei personaggi in cerca d’autore”.
Zip

Quando Jack faceva sesso, era così bravo che la sua amante gli chiedeva sempre di rileggerle la pagina un’altra volta.
VentoTagliente

Anche Jack voleva correre alle Primarie. Non era certo il primo personaggio inventato a farlo
VentoTagliente

I sogni di Jack erano legati alle nuvole. Jack era in un fumetto.
Cinzia Rosa

Jack non capiva cosa stesse succedendo, sembrava che tutto fosse al contrario. Poi capì: il libro era scritto in arabo.
SilviaAlfo

“Io ti amo – disse Jack – ma sono confuso. Non facciamo che ferirci. Forse dovremmo prenderci una pagina di riflessione”
VentoTagliente

Jack inciampò in un punto non previsto: non c’era nemmeno un punto interrogativo a cui aggrapparsi
Stefano Corgnier

Jack si svegliò solo nell’ultima pagina. Non aveva sentito la sveglia e il libro era già finito.
Moreno ‏

Solo una volta Jack rifiutò un caso. Fu quando gli chiesero di indagare sulla scomparsa di Moccia.
Nonfaretardi

Jack aveva pensieri che proiettavano ombre sulle parole. Si accorse di essere in un libro cinese.
Cinzia Rosa

“Dottore, vedo la gente viva”. “Jack, te l’ho detto mille volte, non puoi stare tutto il giorno a guardare fuori dal libro”.
Nonfaretardi

Jack si vestiva meglio, l’autore aveva ricevuto l’acconto per la pubblicazione del primo libro.
Rossella Guido

Fu una botta di vita per Jack, un tuffo nella realtà, un fulmine a ciel sereno. Era “liberamente tratto da una storia vera”
Alessandro Magi

Jack non riusciva a prender sonno, se prima il lettore non si metteva a leggere.
Stefania Vapore

Jack aprì il quotidiano e lesse i necrologi. Scoprì così di essere morto. E pianse.
Silvia Nalon

“Dottore, mi sento depresso”. “Jack, ascolta, non puoi passare tutto il tempo tra i libri”. “Dottore, ma io passo tutto il tempo nei libri”.
Nonfaretardi

Jack diede un pugno in faccia al pupazzo. Finalmente qualcuno che soffriva veramente.
Andrea Kondra

Jack era preoccupato per la sua salute. Da quando avevano inventato i cristalli liquidi nelle sue storie pioveva sempre.
Mario Calcagno

Jack salutò tutti in anticipo perché non sapeva che la pagina successiva era intitolata Epilogo.
Simone Bellisai

Metti tra parentesi le tue paure, Jack, e corri il rischio di essere felice
Ross Bova

Jack vivrà felice e contento nel sequel
Serena Vallini

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