Sogni

I personaggi sognano, proprio come chi esiste. Ma i loro sogni non sono come i nostri. Da essi scaturiscono improvvise illuminazioni, prese di coscienza, chiavi del mistero, memorie ritrovate. La coltre di nebbia si dirada; il personaggio ripensa ai sogni mentre noi siamo troppo occupati a dimenticarli. Il nostro eroe si sveglia, ha un attimo di smarrimento, è colpito da un dettaglio che gli era sfuggito. Ora sa finalmente cosa fare.
Cari scrittori di potenziali bestseller, il mercato esige da voi quei maledetti sogni. Ma io ne ho altri, di genere ben diverso. Per romanzi che saranno acclamati dagli psicoterapeuti post-freudiani. Fatene buon uso.

Ti trovi in una stanza fredda. Entra Bruno Vespa. Il freddo aumenta. “Avrei solo una domanda”, ti dice. “Io invece ne ho mille”, rispondi mentre ti lanci verso la porta. Ma è chiusa. Là fuori ci sono mille risposte che non avrai. Bruno Vespa incombe. Ora è dietro di te…

La tua astronave ha perso la rotta. Dalla base fanno sapere che devi contattare Pierferdinando Casini. Lui conosce e memoria la mappa. Cominci a urlare. Non vuoi seguirlo nel grande centro.

Sei seduto su una sedia scomoda. Legato. Al buio. La porta si apre ed entra una creatura avvolta in un debole chiarore. È Carlo Giovanardi. Nelle mani ha un dizionario e una lanterna. Te lo porge e avvicina la lanterna per farti luce. Cerchi affannosamente “pietà” in quel libro. Non la trovi. Giovanardi ride. Il suo volto è come quel dizionario. Certe parole non potrai mai trovarle neppure lì. Per te è finita. Giovanardi mostra i denti e punta il dito verso di te. Ripete due o tre volte che sei uno schifoso rifiuto della società. Ora nella sua mano non c’è più una lanterna. C’è un manganello.

Sei su una nave che sembra vuota. Di colpo noti Maurizio Costanzo. E la nave ti sembra fin troppo piena. Il mare è in tempesta. Non ti reggi in piedi. Cominci a soffocare. Noti che Costanzo ha una bombola di ossigeno. “Consigli per gli acquisti”, dice sorridendo mentre la barca ondeggia senza fargli perdere l’equilibrio. Ti frughi nelle tasche. Non hai soldi da dargli. Non hai speranze.

La salvezza dell’umanità dipende da te. Il codice segreto per disinnescare la bomba è in un disco. Devi solo accendere il computer e inserirlo. Bravo, così. Non è difficile. Hai tutto il tempo. Ma all’improvviso qualcosa ti toglie il sorriso. Quella dannata scritta. Il sistema operativo è Windows Vista. Non ce la farai mai.

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