Questione di vita o di morte

Situazioni da evitare per non far morire un personaggio. O per rendere credibile la sua permanenza in vita.

Nel film tratto dal vostro romanzo il ruolo del protagonista è stato assegnato a Massimo Boldi? Cercate di non far trapelare la notizia: il personaggio vittima di tale onta non deve saperlo. Di fronte a una rivelazione così tragica il cuore del poveretto sarebbe messo a dura prova: sussistono concrete possibilità di infarto, soprattutto se si tratta di un individuo che conduce uno stile di vita sbagliato, come nel caso del detective di un giallo hard boiled.

Il tuo personaggio è un vegetariano salutista? Tutto sembra deporre a favore della morte di vecchiaia. Ma attenzione agli inviti a cena da parte di vegani che nel tempo libero si dilettano come serial killer, la cui comparsa non è da escludere nei thriller che strizzano l’occhio al mondo radical chic.
Particolarmente pericolosi sono i vegani disposti a fare strappi alla regola in caso di carne umana.

State scrivendo un romanzo a quattro mani e tutto sembra sotto controllo? Siete convinti di non correre rischi perché l’altro autore si occupa dell’ambientazione, mentre l’architettura della trama è affidata a voi? Tenete lo stesso gli occhi aperti: il collega più insospettabile a volte si rivela uno sfrenato festaiolo. Dopo una serata a base di tequila, potrebbe decidere di ambientare un capitolo su Venere o in altri luoghi in cui la sopravvivenza è impossibile senza adeguato eguipaggiamento.

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